Pur provando una grande attrazione per Boston e per l’Enterprise 2.0 Conference che si tiene negli Stati Uniti, rimango ogni anno stupito di quanto gli eventi d’oltre oceano continuino ad ignorare quasi totalmente gli spunti, le esigenze, le peculiarità e gli stessi protagonisti nel resto del mondo, ancora più se non appartenenti alle regioni di lingua inglese. Eppure nella discussione tra gli appassionati, i consulenti ed i clienti appare ormai chiarissimo come alcune problematiche d’integrazione, rispetto e perché no capitalizzazione di culture profondamente diverse siano ormai questioni all’ordine del giorno specie nelle aziende globali, in larga misura pioniere dell’universo Enterprise 2.0.
Per affrontare temi simili, conoscere esperti del settore provenienti da tutta Europa e confrontarsi sulla maturità raggiunta dagli approcci partecipati nel Vecchio Continente, sarò di nuovo presente all’Enterprise 2.0 Summit che si tiene a Francoforte dal 26 al 28 Ottobre organizzato dal bravo Bjoern Negelman.
L’elenco dei partecipanti illustri è davvero ricco ed include sia vecchi amici, sia personaggi che volevo conoscere da tempo. Tra i primi ho il dovere di citare almeno Luis Suarez, Lee Bryant, Jenny Ambrozek, Betrand Duperrin, Mark Masterson, Julien Le Nestour. Nel secondo gruppo dal mio puno di vista ricadono certamente Oscar Berg, Richard Collin, Cecile Demailly, David Demetrius, CheeChin Liew, Anthony Poncier, ma la lista delle persone che porteranno la propria esperienza è veramente lunga.
Personalmente avrò l’onore di essere coinvolto in due interventi, uno a prosecuzione della chiacchierata dell’anno scorso e l’altro finalizzato ad inquadrare finalmente da un punto di business l’Enterprise 2.0:
Overcoming Cultural Boundaries: What are the challenges in pan-European corporations with regards to knowledge sharing and collaboration? The participants discuss how to overcome cultural boundaries con Bertrand Duperrin, Ellen Trude e Mark Masterson
Defining the Business Case for Enterprise 2.0:What are the relevant measurement criteria to define a justifiable business case for Enterprise 2.0 initiatives? The panel discusses different approaches and practices con Julien Le Nestour, Markus Poll-Stachelscheid e David Demetrius
Aldilà delle mie sessioni, nei due giorni di conferenza mi sono già segnato tantissimi slot da seguire:
- Manager 2.0 – Key Elements of Leadership Concepts in an Enterprise 2.0 con Richard Collin
- Managing the Change towards Enterprise 2.0 con Cécile Demailly e Jenny Ambrozek
- Driving Enteprise 2.0 Maturity con David Demetrius e JP Rangaswami
- Avoiding Enterprise 2.0 Pitfalls con Lee Bryant e Luis Suarez
- Exploring the Adoption Archetypes con Lee Bryant e Luis Suarez
- Managing the Participation for Enterprise 2.0 con Anthony Poncier e Mark Masterson
- Governing Enterprise 2.0 Risks con Oscar Berg
- Challenges of the Organizational Setup up the Enterprise 2.0 con JP Rangaswami
- Extending the Collaborative Enterprise towards an Holistic Approach con Lee Bryant
Come potete vedere dall’agenda e dalla lista degli speakers, purtroppo non ci sono molti italiani, mentre io credo che tantissimi operatori ed aziende del nostro paese troverebbero beneficio a fare un salto a Francoforte. Per coloro che trovano interessante venire con me all’Enterprise 2.0 Summit lancio due possibilità:
- Acquistare il biglietto con uno sconto del 10% tramite il codice e20ambassadoreq (consulenti singoli e nuove agenzie hanno uno sconto del 50%)
- Fornendo spunti a riguardo della sessione “Defining the Business Case for Enterprise 2.0” che modererò. Cos’è un buon business case per l’Enterprise 2.0? Quali domande bisogna porsi per vendere il progetto al management? Cosa non può mancare nel pitch?
Il miglior commento vincerà un biglietto gratuito (più di 1000 euro di valore) per l’intera conferenza! Aspetto i vostri contributi e spero di vedervi a Francoforte!